Il livello di soddisfazione delle grandi aziende per l’offerta di servizi di noleggio a lungo termine mediamente supera la sufficienza, con punte di eccellenza nella gestione degli aspetti amministrativi e nei servizi all’auto (“fuel card”, in parte nel “network officine”, “soccorso stradale”); supporto hi-tech, consegna della vettura e fase di chiusura del contratto sono le aree che generano minore soddisfazione.
Sono questi i principali trend che emergono dalla ricerca “Noleggio&Qualità” presentata nel corso del Fleet Motor Day, l’evento annuale dedicato ai gestori delle flotte aziendali tenutosi presso l’autodromo di Vallelunga.
Lo studio, promosso da Top Thousand, l’Osservatorio sulla mobilità aziendale composto da Fleet e Mobility Manager di grandi aziende, è stato condotto dal team della Sumo Publishing su un campione di 30 grandi aziende nazionali e multinazionali appartenenti a diversi settori (energia, banche, industria alimentare, enti pubblici, commercio, trasporti, etc…) e propone un focus innovativo sul livello di gradimento per l’offerta di noleggio a lungo termine e sulle aree strategiche della mobilità aziendale.
Diverse gli aspetti considerati dalla survey, valutati con indicatori del livello di soddisfazione per il servizio in scala da 1 a 4 (1 = insufficiente; 2 = sufficiente; 3 = buono; 4 = ottimo).
“La nostra analisi per la prima volta fornisce un osservatorio terzo sul livello di soddisfazione delle grandi flotte per i servizi di noleggio a lungo termine – ha spiegato Riccardo Vitelli, Presidente di Top Thousand – Dallo studio emerge un generale gradimento per la formula del long term, con servizi di cui i fleet manager sono decisamente soddisfatti e aree in cui il rapporto con i noleggiatori presenta ancora margini significativi di crescita. In particolare, per i gestori delle flotte la consegna del veicolo nuovo e la chiusura del contratto restano ancora oggi momenti da perfezionare. La maggiore consapevolezza raggiunta dai fleet manager ci induce a pensare che ormai le società di noleggio abbiano di fronte partner con cui lavorare in sinergia”.